Intervista a Giacomo Pondini Direttore generale presso Consorzio Asti e Moscato d’Asti
Il Consorzio dell’Asti oggi?
Il Consorzio oggi rappresenta oltre 100 milioni di bottiglie prodotte annualmente, tra Asti Spumante e Moscato d’Asti, quindi una produzione molto importante che riguarda una zona del Piemonte, quella delle zone di Asti, Cuneo e Alessandria dove oltre 3.300 produttori producono l’uva moscato, fondamentale per la produzione di Asti spumante e Moscato d’Asti.
Quali sono le tendenze di consumo?
Giacomo Pondini
Asti spumante e Moscato d’Asti all’estero hanno una percezione ancora più ampia rispetto a quella che è, diciamo, la recente tendenza italiana, anche se dobbiamo dire che con le nuove tipologie introdotte recentemente dal disciplinare c’è una possibilità di abbinamento di vini anche non prettamente con residuo zuccherino dolce come l’Asti Spumante, visto che adesso l’Asti Spumante può essere prodotto anche nelle tipologie dry, extradry, brut, extrabrut, c’è comunque una tendenza all’estero di abbinarlo a un gran numero di portate o comunque un consumo anche fuori dal contesto di un abbinamento cibo-vino. Inizialmente già viene interpretato come un vino a tutto pasto ma anche e soprattutto un momento per celebrare momenti e ricorrenze importanti.
Quali differenze tra Asti Spumante e Moscato d’Asti?
L’Asti spumante si distingue per essere innanzitutto un vino spumante, quindi rappresenta una bollicina molto consistente che è prevista dal disciplinare di produzione dover essere almeno 3.5 bar di pressione. Quindi vuol dire un vero e proprio vino spumante tant’è che ha bisogno di un tappo che ha una chiusura ermetica o meglio una chiusura gabbietta in modo tale che la pressione non faccia prima bottiglia.
Il Moscato d’Asti invece è un vino con una pressione molto più bassa a livello di CO2 quindi non può essere definito un vino spumante ma un vino frizzante e in questo caso per chiuderlo è sufficiente un tappo raso bottiglia a vite o in sughero. Quindi la prima distinzione è quella che sicuramente può esser fatta rispetto alla tipologia di chiusura della bottiglia.
Quali prospettive per il prossimo futuro?
Le prospettive sono quelle di continuare in attività di promozione che in questi due anni hanno purtroppo subito un rallentamento importante dovuto alla situazione legata al Covid però abbiamo molte iniziative che riguardano soprattutto l’Asia, soprattutto la Cina in cui abbiamo un progetto triennale che non vediamo l’ora di far partire proprio per promuovere le nostre aziende. Non appena sarà possibile saremo presenti con delle iniziative sul mercato cinese.
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