È bello vedere come la zona di produzione del Chianti possa riflettere stili completamente diversi tra loro. Ad esempio, il Chianti Rufina può sembrare molto leggero e floreale e proviene dalle colline senesi. Ma degustando attentamente, scoprirai che ha uno stile più complesso e corposo, quindi sono molto contento che in una zona di produzione così si riflettano stili sempre più diversi di ogni sottozona di produzione.
Leon Liang
Il vino Chianti nel mercato cinese
Penso che la crescita complessiva del mercato cinese sia principalmente in due direzioni: una sono i canali autogestiti, in vari aspetti come la ristorazione, e l’altra sono gli acquisti individuali e di gruppo. Penso che il Chianti, come marchio, abbia un vantaggio naturale: può collaborare di più con alcuni ristoranti occidentali e fornire una formazione per alcuni gestori di ristoranti o sommelier. Sono appena stato a Wuhan di recente, mi ha parlato un professionista del settore catering di Wuhan, e mi ha detto che tra tutte le cucine occidentali i ristoranti più profittevoli sono quelli con la cucina italiana. Perché ci sono quattro grandi prodotti che sono i più riconosciuti nell’intero mercato cinese, ovvero hamburger, pizza, bistecca e pasta. Fatta eccezione per gli hamburger, penso che gli altri tre siano grandi elementi della cucina italiana. Pertanto, tra tutti i piatti occidentali, i piatti italiani sono in realtà i più popolari.
È ragionevole bere vino italiano nei ristoranti italiani, e un vino particolarmente adatto è il Chianti, quindi questo può essere usato come primo passo. Quindi, il secondo passo è il consumo individuale. Penso che si debba puntare sui giovani consumatori: dovremmo andare nelle università. Se abbiamo una connessione con studenti universitari, comprese alcune scuole legate al turismo, penso che sia un’ottima direzione.
L’abbinamento con un piatto cinese
Penso che i concetti di cibo italiano e cibo cinese siano in realtà molto simili. Relativamente parlando, il cibo è molto simile. Dovendo abbinare un piatto cinese, penso sceglierei le “costine in agrodolce”, facilmente reperibile in varie regioni, ma la maggior parte dei vini degustati di per sé non ha un senso di agrodolce, e l’equilibrio non è così alto, ma l’Italia è la migliore in questo senso. Abbinato ad una costatina agrodolce e ricca di grassi, questo vino molto complesso e dotato di elevata acidità, rapportato all’intensità e alla complessità mi sembra un ottimo abbinamento.
Prospettive future
Penso che sia possibile organizzare più attività del genere, penso che l’Italia sia in un’area di produzione più antica e stia ancora pensando a come modificare al meglio il proprio approccio, adattandosi alle condizioni locali, penso che ciò sia molto difficile. Soprattutto al QWine Expo: penso che la parola “Qiao”, come ho già detto in altre occasioni, la pronuncia della parola qiao è uguale a quella della parola “ponte” ma ha bisogno della componente grafica di “persona” per essere completa. Se c’è una mentalità vincente, e se essa può essere trasmessa in Cina con la dovuta fedeltà, penso che in Cina ci siano grandi opportunità per “sbocciare” e dare i suoi frutti.
Masterclass Riserva 2016, ecco i vini in degustazione
Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti: “Abbiamo fortemente voluto la partecipazione al Chianti al QWine Expo, un’importante occasione di incontro con uno dei mercati oggi più interessanti per l’export del vino”.
Il vino Chianti continua a consolidare il suo rapporto strategico con il mercato cinese, partecipando alla quarta edizione della fiera QWine Expo, nella provincia di Zhejiang, con sei aziende associate al Consorzio e un seminario istituzionale con degustazione orizzontale di Chianti Riserva annata 2016. “Nonostante l’emergenza sanitaria e le difficoltà logistiche che ancora permangono abbiamo fortemente voluto la partecipazione delle aziende del Chianti al QWine Expo – spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi – perché la fiera rappresenta un’importante occasione di incontro con uno dei mercati oggi più interessanti per l’export del vino. Sono convinto che da questo evento il Chianti trarrà un’esperienza vantaggiosa anche in vista del rilancio del settore nel post pandemia”.
Le cantine del Consorzio Chianti presenti al QWine Expo
- Marzocchi
- Travignoli
- Camperchi
- Piccini
- Cantagallo
- Valvirginio