Quale definizione darebbe al Pinot Nero?
E’ un vitigno che anche nel mondo sappiamo che è versatile, in Oltrepò Pavese trova delle collocazioni perfette, se ne usano diversi cloni per cui la vocazione principale è quella spumantistica. Anche in altre regioni d’Italia in realtà si bevevano basi spumante fatte in Oltrepò per cui nel nostro Paese si è bevuto Oltrepò da 150 anni senza saperlo.
Mauro Bertolli
E poi?
Poi nell’arco degli anni giustamente hanno iniziato a impiantare cloni diversi, cosa che ha permesso di fare altre cose tra cui dei grandissimi pinot nero e rosso sia in versione giovane sia in versione invecchiata e c’era anche uno straordinario pinot che in pochi conoscono: era in bianco frizzante e prima che il prosecco conquistasse il mondo era il vino frizzante giovane, fresco, da aperitivo. Straordinario.
Uno fra tutti?
Il Sangue di Giuda è la mia passione, è un vino assolutamente territoriale perché si fa con vitigni autoctoni, è un vino da bere fresco, giovane, straordinariamente elegante e con un residuo zuccherino non alto per cui non è stucchevole, è piacevolissimo e io mi vanto da ormai 12 anni di aver inventato l’abbinamento più originale di tutti per l’ultimo dell’anno: un Sangue di Giuda con cotechino e lenticchie è la fine del mondo. Provatelo.