Terminano le Due Sessioni: ecco i punti salienti
Fissato l’obiettivo di crescita annuale al 6%, assieme alle priorità per lo sviluppo; per Hong Kong arriva una nuova legge elettorale.
Si è chiuso l’evento politico più importante dell’anno, dove si sono tracciati i punti programmatici della Cina del domani. L’obiettivo di crescita per il 2021 è stato fissato al 6% – un sogno per noi, ma tutto sommato modesto per gli standard cinesi – mentre le parole d’ordine per il nuovo piano quinquennale sono ecologia e indipendenza tecnologica. È stata inoltre approvata la nuova legge elettorale per Hong Kong, che porterà a una stretta nel controllo dell’ex colonia britannica da parte di Pechino: al governo di Hong Kong potranno andare solo veri “patrioti”. (SCMP, SupChina)
Entra in vigore l’accordo Cina-UE sulle indicazioni d’origine
L’accordo vuole tutelare alcune categorie di prodotti d’eccellenza di entrambe le parti: molti anche i vini italiani.
A partire dal primo marzo è entrato in vigore l’accordo tra Unione Europea e Cina per la reciproca tutela di una serie di Indicazioni Geografiche Protette. L’Europa riconoscerà tipologie eccellenti di tè o di riso e molto altro, mentre la Cina si impegna a tutelare numerosi prodotti europei, tra cui anche alcuni tra i nostri vini più celebri: nella lista compaiono quasi tutti i vini più amati del Bel Paese – Barolo, Brunello, Chianti, Prosecco, ma anche il Montepulciano d’Abruzzo. (UE)
Il passaporto del vaccino diventerà realtà
Annunciato un documento digitale, generato automaticamente con WeChat, per certificare la propria negatività al Covid19 e tornare così a viaggiare.
Il governo ha annunciato un progetto di “passaporto del vaccino” digitale per permettere nel prossimo futuro di tornare a compiere viaggi internazionali. Il documento elettronico, sfruttando un Mini-Programma di WeChat, caricherebbe in modo automatico il risultato dell’ultimo tampone e la ricezione o meno del vaccino, nonché il tipo di vaccino. Resta però l’obbligo di quarantena. Questo potrebbe sbloccare parzialmente gli spostamenti verso quello che è al momento uno dei paesi più chiusi al mondo. (Caixin, SixthTone)
Ecco dove si trovano le donne cinesi appassionate di vino
L’ultimo report di 1919 mostra le zone della Cina con la maggior concentrazione di consumatrici di vino.
Un report pubblicato dall’e-commerce del vino 1919.com, intitolato “Big Data on 1919 Female Wine Consumers”, ci porta nelle regioni cinesi più popolate dalle wine-lovers al femminile. Le province cinesi col maggior numero di utenti di sesso femminile sono Sichuan, Guangdong, Henan, Shanxi e Zhejiang, che insieme racchiudono più della metà delle utenti totali. La percentuale di utenti femminili invece è maggiore nel Jilin, Chongqing, Sichuan, Hunan e Guizhou, con una media del 36,40%. Le città più ricche di bevitrici sono invece Chongqing, Chengdu, Guangzhou, Shanghai e infine la capitale Pechino. (Lookvin)
La Cina offre migliori condizioni alle aziende straniere
Un sondaggio americano mostra un quadro di miglioramento generale delle possibilità di ingresso in Cina, mercato più aperto e meno burocratizzato.
Secondo un recente sondaggio del Wall Street Journal, nell’ultimo anno le condizioni di ingresso nel mercato cinese sono migliorate nell’ultimo anno. Tra i progressi citati spicca una maggiore apertura del mercato interno e lo snellimento della burocrazia amministrativa. Esattamente la metà delle aziende intervistate ritiene che la situazione generale sia già migliorata, mentre solo il 12% denuncia un peggioramento. Due terzi ha intenzione di aumentare i propri investimenti nel paese. Segnali positivi arrivano anche dalle operazioni di M&A. (WSJ)
La Cina è capofila mondiale della vendita in livestreaming
Il fenomeno sempre crescente del livestreaming e-commerce ha dato vita ad aziende di soli blogger e influencer che si dedicano tutti i giorni a vendere prodotti in diretta.
La Cina è sempre di più la capitale mondiale del mercato digitale. La nuova tendenza sono le “livestreaming factory”, aziende il cui personale è formato interamente da blogger. Chengdu è la città più importante per questo fenomeno, infatti ne conta più di 300. Se fino a poco tempo fa l’e-commerce era centrale, ormai la parola d’ordine è il livestreaming e-commerce, sulle numerosissime piattaforme cinesi dedicate – ne sono ben 117 – di cui in Italia conosciamo solo Pinduoduo o Little Red Book. (China Files)
Sempre più sequestri dogane per difesa proprietà intellettuale
I prodotti falsi hanno vita breve in Cina: i sequestri per violazione della proprietà intellettuale nell’ultimo anno sono aumentati del 237%.
La dogana cinese ha sequestrato 6.280 lotti di merci che violano i diritti di proprietà intellettuale nei primi due mesi di quest’anno, un aumento del 237% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Come parte degli sforzi per rafforzare la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, quest’anno le dogane di tutto il Paese hanno inasprito i controlli sulla violazione dei diritti di proprietà intellettuale su beni ad alto rischio come alimenti, medicine e prodotti per la cura personale. La Cina, una volta vista come terra dei falsi, sente sempre di più la forte esigenza di prodotti originali e autentici. (Ansa)