La rassegna settimanale di news sul vino italiano per il mercato Cinese!
La nazionale italiana di calcio, campioni d’Europa, festeggia con il Brunello di Montalcino accanto alla coppa. Un Biondi Santi 2013 è il protagonista accanto alla coppa dei campioni d’Europa alla cena romana che si è svolta all’hotel Parco dei Principi, come si vede dalla foto immortalata sul sito del Consorzio, della serata di festeggiamenti degli azzurri dopo l’accoglienza della squadra al Quirinale e a Palazzo Chigi. “Abbiamo scelto il Brunello di Montalcino – ha spiegato il direttore dell’albergo, Daniele Saladini – perché sappiamo che è un vino amato dalla Nazionale italiana”. Due simboli dell’Italia che, secondo il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci “incarnano i valori del made in Italy nel mondo”.
Cresce l’export di vino italiano soprattutto grazie a Cina e Russia: è quanto rivelato dagli ultimi dati Istat, analizzati da WineNews, sulle esportazioni dei primi 4 mesi del 2021. +4,2% rispetto al 2020, ma soprattutto +5,8% sul 2019, anno dei record del vino. Questa crescita è resa possibile soprattutto grazie ai dati del mercato cinese e russo: la Cina ha registrato un +73% e ha importato vino italiano per 41 milioni di euro, e sembra tornata a correre la Russia, a +34%, per 37 milioni di euro.
Per la prossima notizia rivolgiamo lo sguardo al nord-est. Rinnovo della carica di presidente per Stefano Zanette eletto per acclamazione nel nuovo Cda del Consorzio di tutela del Prosecco Doc. Una nomina all’insegna della continuità che riconferma tutti i componenti del comitato di presidenza. Governo dell’offerta, piani di miglioramento della qualità, certificazione di Denominazione sostenibile, sono le tre parole d’ordine del nuovo programma illustrato da Zanette, il cui obiettivo ha spiegato è “sviluppare valori e volumi sostenibili al territorio per dare durabilità alla nostra Denominazione”.
A quarant’anni di distanza dalla presidenza del professor Mario Fregoni, unico italiano ad aver presieduto l’Oiv oltre a Pier Giovanni Garoglio, l’Italia torna a guidare l’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin, l’Onu del vino, con Luigi Moio, professore ordinario di enologia nel Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, produttore con la cantina Quintodecimo, in Irpinia, neo presidente dell’Oiv. Al centro della sua presidenza, il professore Luigi Moio metterà la scienza, faro di ogni iniziativa dell’Oiv, specie quando si parla delle sfide da affrontare, dai cambiamenti climatici alla necessità di una viticoltura sempre più sostenibile.