La rassegna settimanale di news sul vino italiano per il mercato Cinese!
Si è aperto il più importante momento dell’anno per il mondo del vino, quello della vendemmia. È ancora decisamente presto per iniziare a parlare in modo concreto di stime qualitative per la vendemmia 2021. Che, però, pian piano sta prendendo piede, dal Nord al Sud d’Italia, con i primi grappoli già tagliati da tempo in Sicilia, per esempio, la raccolta in corso in Franciacorta, e qualche filare di varietà precoce vendemmiato anche nel Bolgherese, in Toscana, così come in altre regioni. Il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, ha dichiarato che “la produzione 2021 del vino Chianti sarà ridotta, a causa della gelata di primavera. Ma la qualità dell’uva è ottima. E ci aspettiamo un vino che può entrare nel novero delle migliori annate”. Meno quantità ma qualità buona è anche, in sintesi, la previsione in terra di Prosecco Doc, la più grande denominazione spumantiera del Belpaese, come spiegato qualche giorno fa da Andrea Battistella del Consorzio del Prosecco Doc. Promette molto bene anche la vendemmia 2021 nel Soave, tra i più importanti territori bianchisti. Come spiega il Consorzio, guidato da Sandro Gini, “i dati delle prime campionature danno risultati più che soddisfacenti.” Ma, intanto, c’è anche chi con le uve ancora lontane dall’essere pronte alla raccolta, guarda al futuro mandando un messaggio chiaro alla filiera, come fatto dal Consorzio per la tutela dei Vini della Valpolicella, sottolineando una volta di più come anche in un territorio ricco, dove il vino, Amarone in testa, muove ogni anno un giro d’affari di 600 milioni di euro, si debba ragionare di insieme, nell’ottica di una sempre maggiore qualità e remunerazione, piuttosto che su una ulteriore crescita quantitativa.
Passiamo agli ultimi dati sul vino italiano sempre più amato nel mondo. Come riporta l’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, riaperture e “revenge spending portano ad un nuovo record per le vendite di vino italiano tra i top 12 Paesi buyer esteri nel primo semestre 2021, con le importazioni in crescita a valore del +7,1% sullo stesso periodo 2020, ma anche del +6,8% sul 2019, prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19. I risultati sono sopra la media soprattutto in Cina (+36,8%), in Germania (+9,3%) e in Russia (+29,4%).
Chiudiamo con una nuova nicchia di vini che sta conquistando molti consumatori: si tratta degli Under Water Wines, i vini che fanno affinamento sott’acqua. Non una novità, ma ancora un puntino nell’universo enoico, fatto da 36 aziende in tutto il mondo, e una produzione che non supera le 200.000 bottiglie. La novità è che in Italia è nata una startup che fa dell’affinamento subacqueo il proprio core business, ovvero “Jamin”, start up nata a Portofino, che ha approcciato il tema, di natura squisitamente enologica, in maniera scientifica ed analitica, insieme all’Università di Firenze.